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Guardare negli occhi il tuo prossimo

Testi Biblici:
Ezechiele 47:1-12
Atti 3:1-11

Questa domenica abbiamo avuto il piacere e la gioia di vedere realizzato il testo che andremo a predicare realizzarsi ancor prima di averlo letto. Infatti, ci sono tra noi Noelia, Elia, ma anche Rosemary, che nonostante i problemi di salute hanno trovato la forza per venire a adorare insieme a noi tutti e tutte nel tempio del Signore.
Aspettiamo con ansia il giorno in cui anche Sergio, Luchhiman e quanti o quante sono ancora impediti per problemi vari, potranno condividere la gioia di lodare il Signore insieme a tutta la Comunità!
Le Sacre Scritture ci raccontano di Pietro e Giovanni che alle tre del pomeriggio si dirigono al tempio per pregare.
Un’attività questa compiuta non una volta a settimana, ma ogni giorno dagli uomini pii.
Come battisti del terzo millennio spesso manifestiamo una certa ostilità verso la fisicità del tempio fatto di pietre, ma persino contro l’incontro e il contatto degli sguardi, dei corpi, dello scambio delle parole e la consacrazione di un tempo rituale al Signore.
Ma oggi il Signore ci ricorda l’importanza di stabilire, di consacrare un tempo (e un luogo) speciale per la preghiera e per Dio!
Quante obiezioni nel nostro cuore.
Ma un giorno vale l’altro e un’ora l’altra.
Posso pregare dove e quando voglio.
Posso pregare con chi voglio.
E poi perché pregare in una chiesa dove non mi piace ciò che si predica, o dove ci sono persone che sbagliano in molte cose e che mi hanno addirittura deluso.
Bene sappi e Pietro e Giovanni stanno andando al tempio frequentato e governato da chi poco più di un mese prima ha ucciso il loro Maestro e Signore.
Non vanno perché qualcuno ha detto loro, mi prenderò cura di voi, ma perché sanno che Dio va onorato e adorato con le loro vite e con i loro corpi!
Sono solo due, diversissimi tra loro.
Pietro è uomo forte, rude, istintivo, una roccia, sposato (con suocera), Giovanni è il discepolo amato, probabilmente più giovane, uomo sottile nel pensiero teologico, ma nonostante la loro diversità, sono uniti!
Se aspetti di trovare una chiesa con persone uguali a te non resterai solo, ma quale miracolo vedrai se saprai accogliere chi è diverso da te.
Bada bene, non chi ti somiglia o chi ti piace, chi ha i tuoi stessi interessi o la tua stessa età!
Pietro ci offre un grande esempio: è pronto a guardare negli occhi, a tendere la mano, a donare una parola e un abbraccio a chi noi magari eviteremmo!
Così crebbe la chiesa primitiva, accogliendo e curando coloro i quali erano scartati da tutti.
Pietro non pensò di non poter aiutare il malato perché non aveva abbastanza soldi, ma fece ciò di cui tutti abbiamo bisogno per davvero. Guardò negli occhi chi era stato da sempre scansato, gli parlò, pregò per lui lo sollevo e ciò fece saltare in piedi e balzare di gioia lo zoppo che venne portato sotto braccio da Pietro e Giovanni al tempio.
Non è difficile incontrare persone altrettanto perse per le strade di Milano. Magari tu stesso questa mattina ti senti così.
Avresti bisogno di uno sguardo, di una mano, di qualcuno che ti striga e, nel Nome di Gesù ti risollevi.
Bene, tu sei quella persona!
Questa settimana partirò come rappresentante degli ambasciatori di Pace per la Terra Santa e incontrerò più di una ventina di realtà di testimoni, di vittime e di operatori di pace che stanno opponendosi a questa guerra, da una parte e dall’altra.
Non troverò pace, ma la nostra missione è preparare una via di pace, portare e proporre nel nome di Dio la Sua Pace.
Guarda negli occhi chi ti sta vicino. Non è così diverso da te. Non ti vergognare delle tue fragilità. Stringi la sua mano e prega per lui o lei. Dille che è un dono prezioso e che con l’aiuto di Dio affronterà, anzi affronteremo ogni futuro possibile e impossibile insieme. Vale per te Paolo, vale per Isabella, vale per te Antonella, vale per ciascuno e ciascuna, anche per chi da casa non è potuto venire, ma che presto, complice l’estate, potremo visitare.
Che l’anima e il cuore di ciascuno salti e danzi lieto per la potenza del Signore!
Amen


1 Egli mi ricondusse all'ingresso della casa; ed ecco delle acque uscivano sotto la soglia della casa, dal lato d'oriente; perché la facciata della casa guardava a oriente; le acque uscite di là scendevano dal lato meridionale della casa, a mezzogiorno dell'altare. 2 Poi mi condusse fuori per la via della porta settentrionale e mi fece fare il giro, di fuori, fino alla porta esterna, che guarda a oriente; ed ecco, le acque scendevano dal lato destro.
3 Quando l'uomo fu uscito verso oriente, aveva in mano una cordicella e misurò mille cubiti; mi fece attraversare le acque, ed esse mi arrivavano alle calcagna. 4 Misurò altri mille cubiti, e mi fece attraversare le acque, ed esse mi arrivavano alle ginocchia. Misurò altri mille cubiti, e mi fece attraversare le acque, ed esse mi arrivavano sino ai fianchi. 5 Ne misurò altri mille: era un torrente che io non potevo attraversare, perché le acque erano ingrossate; erano acque che bisognava attraversare a nuoto: un torrente che non si poteva guadare.
6 Egli mi disse: «Hai visto, figlio d'uomo?» Poi mi ricondusse sulla riva del torrente. 7 Tornato che vi fu, ecco che sulla riva del torrente c'erano moltissimi alberi, da un lato e dall'altro. 8 Egli mi disse: «Queste acque si dirigono verso la regione orientale, scenderanno nella pianura ed entreranno nel mare; quando saranno entrate nel mare, le acque del mare saranno rese sane. 9 Avverrà che ogni essere vivente che si muove, dovunque giungerà il torrente ingrossato, vivrà, e ci sarà grande abbondanza di pesce; poiché queste acque entreranno là; quelle del mare saranno risanate, e tutto vivrà dovunque arriverà il torrente. 10 Dei pescatori staranno sulle rive del mare; da En-Ghedi fino a En-Glaim si stenderanno le reti; vi sarà pesce di diverse specie come il pesce del mar Grande, e in grande abbondanza. 11 Ma le sue paludi e le sue lagune non saranno rese sane; saranno abbandonate al sale. 12 Presso il torrente, sulle sue rive, da un lato e dall'altro, crescerà ogni specie d'alberi fruttiferi le cui foglie non appassiranno e il cui frutto non verrà mai meno; ogni mese faranno frutti nuovi, perché quelle acque escono dal santuario; quel loro frutto servirà di cibo, e quelle loro foglie di medicamento».


1 Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera dell'ora nona, 2 mentre si portava un uomo, zoppo fin dalla nascita, che ogni giorno deponevano presso la porta del tempio detta «Bella» per chiedere l'elemosina a quelli che entravano nel tempio. 3 Vedendo Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, egli chiese loro l'elemosina. 4 Pietro, con Giovanni, fissando gli occhi su di lui, disse: «Guardaci!» 5 Ed egli li guardava attentamente, aspettando di ricevere qualcosa da loro. 6 Ma Pietro disse: «Dell'argento e dell'oro io non ne ho; ma quello che ho, te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, alzati e cammina!» 7 Lo prese per la mano destra, lo sollevò; e in quell'istante le piante dei piedi e le caviglie gli si rafforzarono. 8 E con un balzo si alzò in piedi e cominciò a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.
9 Tutto il popolo lo vide che camminava e lodava Dio; 10 e lo riconoscevano per colui che sedeva a chiedere l'elemosina alla porta «Bella» del tempio; e furono pieni di meraviglia e di stupore per quello che gli era accaduto. 11 Mentre costui teneva stretti a sé Pietro e Giovanni, tutto il popolo, stupito, accorse a loro al portico detto «di Salomone».