Camminare con Dio
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- Scritto da pastora Antonella Scuderi
Testo: Il Signore cammina egli stesso davanti a te; egli sarà con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà; non temere e non perderti d’animo. (Deuteronomio 31, 6)
Ti sei mai trovato di fronte a una decisione difficile, sforzandoti di trovare la via giusta? Se fai parte della razza umana, sono piuttosto sicura che la tua risposta sarà un deciso “Sì!” Penso che in qualche momento ci siamo trovati tutti in una posizione simile e sappiamo come può essere intimidatorio affrontare i rischi o le conseguenze di una svolta sbagliata.
Il popolo d’Israele si trova fra il deserto e la terra promessa. È a un bivio. Mosè lascia il passo a Giosuè, ma la strada è ancora difficile e pericolosa.
Non sai cosa ti aspetta dall’altra parte; sai già che ci sono delle scelte difficili, delle persone che ti faranno del male che la situazione non sarà esattamente quello che vuoi tu, ma bisogna finalmente andare verso la terra promessa.
Quando ci troviamo ad un bivio ad una scelta da prendere rischiamo di farci sopraffare dalla paura e cominciamo a vedere solo i rischi e i problemi.
E perdiamo di vista l’obbiettivo. Non ci volevano 40 anni per arrivare alla terra promessa. Hanno continuato ad esitare per 40 anni. Israele rimane intrappolato nel deserto perché non si sente mai pronto a sfidare il futuro e a liberarsi del passato. E Mosè stesso aspetta, perché non vuole abbandonare il suo popolo. Anche Dio in tutto questo ha pazientemente aspettato il momento in cui fossero davvero pronti.
Ma ad un certo punto della storia bisogna dare una svolta alla propria vita, bisogna trovare il coraggio di dire basta e cambiare le cose, perché la misura è colma e il termine è arrivato, perché non si possono più sopportare le paure, le ingiustizie e i soprusi.
Così proprio tramite Mose, arriva un grande incoraggiamento al popolo e a Giosue per trovare la forza di cambiare le cose. Di fare quel salto che cambia la vita e il futuro di un intero popolo.
La prima parola importante che Mosè dice è: Dio cammina egli stesso d’avanti a te.
Il Dio che cammina e meravigliosa questa immagine. Dio camminava nel giardino dell’Eden e Adamo ed Eva, dopo il peccato, avvertivano tremando il suo passo. Dio che cammina d’avanti al popolo con la colonna di fuoco, Dio cammina sulle acque Ma è anche Cristo che cammina per le strade della Palestina, che si accompagna ai discepoli di Emmaus e chiarisce loro il senso delle Scritture;
Dio, che non ha Storia, perché è eterno, ha voluto fare Storia, camminare vicino al Suo popolo.
Dio cammina con te con noi ogni giorno, quando vai al supermercato, al lavoro, quando hai l’interrogazione a scuola, quando sei con gli amici il nostro è un Dio presente non assente. E cammina con te non perché è un impiccione invadente, ma perché ti accompagna cioè è un compagno di viaggio.
Vi è mai capitato, immagino di si di fare dei viaggi molto lunghi da soli. Qualche hanno fa al ritorno dallo Zimbabwe siamo rimasti tre giorni bloccati all’aeroporto di Johannesburg in sud africa, e non riuscivamo a tornare. Grazie a Dio eravamo in tre e ci siamo fatti coraggio a vicenda.
Però quando qualcuno cammina con te bisogna imparare a camminare con lui, perché non è sempre facile camminare insieme. Quante volte usciamo a fare una passeggiata e il pastore vuole andare all’esse lunga e io al penny. Quindi succede che non si cammina più insieme ogniuno va per conto suo.
E così è accaduto tante volte con Israele, perché mentre Dio camminava con Israele, Israele non camminava con Dio, con conseguenze catastrofiche.
Bisogna imparare a camminare all’unisono con Dio e camminare assieme a Dio vuol dire conoscerlo, amarlo, e principalmente seguirlo; infatti, Mose dice egli è d’avanti a te
Non è che lui deve seguire noi siamo noi che dobbiamo seguire lui.
Ma queste parole sono rivolte prima ad un intero popolo poi a Giosue quindi camminare insieme significa anche camminare come popolo. Mano a mano con i nostri amici con le persone che Dio ci ha messo vicino.
In un mondo individualista come il nostro questo verso che ci invita a camminare insieme anche come popolo è rivoluzionario.
Camminare con gli altri forse è molto più faticoso che camminare con Dio perché anche in questo caso bisogna trovare una sintonia. Combattere per i diritti dell’altro anche se magari personalmente non è un mio interesse personale, ascoltare le ragioni degli altri, le sfide le paure, gioire per i successi che non sono i nostri, accettare che l’altro non la pensa come me e rispettarlo, proprio perché il Signore ha scelto insieme a me anche lui o lei.
Ma è solo insieme che si varcherà la soglia della terra promessa, solo insieme si affrontano i giganti e i pericoli
3 aprile 1968 – Martin Luther King pronuncia il suo ultimo discorso, in qualche modo profetico, perché muore il giorno dopo.
Queste le sue parole: «Ci aspettano giornate difficili, ma davvero, per me non ha importanza ora, perché sono stato sulla cima della montagna! E non m’importa. Come chiunque, mi piacerebbe vivere una vita lunga; la longevità ha i suoi lati buoni, ma adesso non mi curo di questo. Voglio fare soltanto la volontà di Dio. E Lui mi ha concesso di salire fino alla vetta. Ho guardato al di là e ho visto la terra promessa! Forse non ci arriverò insieme a voi, ma stasera voglio che sappiate che noi, come popolo, arriveremo alla terra promessa! E stasera sono felice, non c’è niente che mi preoccupi, non temo nessun uomo. I miei occhi hanno visto la gloria dell’avvento del Signore!».
Ma Mose dice anche un'altra parola importante: Dio non ti abbandonerà
Questo è un tema biblico molto importante che viene ripetuto continuamente nei testi biblici tanto che ci si potrebbero fare una decina di sermoni l computo delle varie formule bibliche «Non temere, non aver paura» e simili assomma a 365 presenze,
è perché è così importante questo tema? Dio legge nei nostri cuori la paura dell’abbandono
Se si sfoglia qualche dizionario di psicologia si scopre subito che il senso di abbandono è insito nell’essere umano fin dalla nascita nel mento in cui usciamo dal grembo materno iniziano una serie di distacchi che ci fanno sentire abbandonati.
Poi nella vita capita che ci sentiamo traditi o rigettati dalle persone che di più contano per noi, mentre non ce lo aspettavamo affatto. Ci Ciò causa spesso grandi sofferenze associate a un profondo senso di solitudine. pensiamo agli orfani, ai bambi maltrattati dalla stessa famiglia, o non accettati dalle famiglie perché non corrispondono al loro modello ideale all’anziano, a quando affronti un lutto e ti senti sola
Ma Dio ha dimostrato più e più volte che non abbandona mai nessuno i suoi figli, il Dio della Bibbia si irrita, minaccia, invita al cambiamento, ti mette alla prova, ma mai e mai ti abbandona.
Siamo noi che ci abbandoniamo il cammino, che lasciamo la speranza, il coraggio. Siamo noi che abbandoniamo Dio per seguire altri dei, siamo noi che ci sentiamo abbandonati, ma Dio è sempre la, ad attendere il nostro ritorno.
“Rimaniamo saldi nel Signore, in questa certezza che Egli non ci abbandona, camminiamo insieme nella speranza, lavoriamo per costruire un mondo migliore, nonostante le difficoltà perché Dio è d’avanti a noi.