COME UN PUZZLE
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- Scritto da pastora Antonella Scuderi
Testo: Corinzi,12 12-31
Perché abbiamo bisogno della chiesa per sperimentare Dio?
Noi protestanti diamo molta importanza al sacerdozio universale dei credenti, ovvero ogni cristiano, anche senza una nomina ufficiale, può servire Dio.
Questa importante dottrina, unita al crescente individualismo ci può però portare a trascurare la nostra appartenenza alla Chiesa come un unico corpo.
È ciò che afferma l’Apostolo Paolo: “Ora voi siete il corpo di Cristo e membra di esso, ciascuno per parte sua” (1 Corinzi 12:27).
Abbiamo bisogno della chiesa perché la chiesa è il corpo di Cristo.
C’è a chi piace affermare che “la chiesa non è un luogo, ma sono le persone”. Sarebbe però più corretto dire che una chiesa è un gruppo di persone riunite in un luogo: è il raduno regolare a far sì che la chiesa sia tale. Ed è proprio il tempo regolare passato insieme a persone delle quali pensiamo di non aver bisogno, che rende il vangelo concreto anche per chi sta fuori.
Perché mentre tutto il mondo va verso l’individualismo è necessario che noi continuiamo a fare comunità
Paolo ci sprona a comprendere degli elementi importanti che ci aiutano a vivere la chiesa
il primo è che ognuno è essenziale
Se il piede dicesse: «Siccome io non sono mano, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo. Se l’orecchio dicesse: «Siccome io non sono occhio, non sono del corpo», non per questo non sarebbe del corpo. (1 Corinzi 12:15-16)
verità è che ognuno di noi è parte del corpo di Cristo e dunque essenziale per il suo funzionamento.
Se Dio ha scelto di inserirti nel corpo di Cristo, rappresentato in questa chiesa locale, è perché ha ritenuto il tuo contributo essenziale per la sua crescita. Senza di te il corpo non funziona correttamente e anche tu hai bisogno del resto del corpo.
L’appartenenza alla chiesa non è passiva, è un impegno reale e il nostro obiettivo dovrebbe essere quello di lasciare un impatto con ciò che facciamo. Quando la domenica vieni al culto, sei consapevole del fatto che anche a te lo Spirito Santo rivela le verità di Dio e che puoi contribuire attivamente alla buona riuscita del culto? Ad esempio, condividendo le tue impressioni, con una preghiera, una testimonianza, un versetto che il Signore ti mette sul cuore. Oppure condividendo con i fratelli dopo il culto in che modo il Signore ti ha parlato.
Ognuno di noi deve accettare i propri limiti
Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l’udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l’odorato? Ma ora Dio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto. (1 Corinzi 12:17-18)
Se da un lato ognuno di noi deve accettare la propria responsabilità all’interno della vita della chiesa, dall’altro dobbiamo accettare il fatto che abbiamo dei limiti. Dio non ci ha equipaggiati per fare tutto, ha dato a ciascuno di noi doni individuali. Dio non ha voluto che una sola persona facesse tutto. La sua intenzione è che, se ognuno di noi fa la sua parte, la nostra chiesa rifletterà meglio Cristo nella società.
Come membri del corpo di Cristo, possiamo essere paragonati ai pezzi di un puzzle. Ogni pezzo ha sporgenze e rientranze. Le sporgenze rappresentano i nostri punti di forza (doni, talenti, capacità), mentre le rientranze rappresentano le nostre debolezze (limiti, carenze, aree non sviluppate). La cosa bella è che i pezzi si completano l’un l’altro e producono un bell’insieme.
Ti è già capitato di aver quasi finito un puzzle, per poi scoprire che mancano alcuni pezzi? È un’esperienza decisamente frustrante. Lo stesso vale per la chiesa. Come ogni pezzo di un
puzzle è importante, così ogni membro del corpo di Cristo è importante. Quando manca un pezzo al puzzle, la sua assenza è molto evidente e danneggia il quadro, così anche l’insieme si indebolisce quando siamo assenti dal corpo di Cristo.
Quando però ogni pezzo di un puzzle è al suo posto, non sarà il singolo pezzo ad essere importante, bensì l’intero quadro.
Spesso nelle nostre comunità sono poche persone a fare tante cose cioè insistiamo a mettere una tessera del puzzle ne posto sbagliato, ma quella non c’entra e cosi a forza di spingere le rompiamo i bordi
Prendi sul serio i tuoi limiti e chiedi al Signore cosa Lui desideri che tu faccia.
Forse ha preparato per te altri compiti che ti riempirebbero con più gioia e, chissà, forse la mancanza di collaboratori in alcuni ambiti potrebbe aprire nuove opportunità per altri.
Dio ha dato a ciascuno di noi doni, talenti e capacità individuali, ma ha anche posto dei limiti per renderci dipendenti gli uni dagli altri, così che altri possano compensare alle nostre debolezze. Abbiamo bisogno gli uni degli altri per sperimentare il Signore.
Principio: Ognuno di noi deve onorare l’altro
Se tutte le membra fossero un unico membro, dove sarebbe il corpo? Ci son dunque molte membra, ma c’è un unico corpo; l’occhio non può dire alla mano: «Non ho bisogno di te»; né il capo può dire ai piedi: «Non ho bisogno di voi». Al contrario, le membra del corpo che sembrano essere più deboli, sono invece necessarie; e quelle parti del corpo che stimiamo essere le meno onorevoli, le circondiamo di maggior onore; le nostre parti indecorose sono trattate con maggior decoro, mentre le parti nostre decorose non ne hanno bisogno. (1 Corinzi 12:19-24a)
Qui Paolo dice che dobbiamo avere rispetto gli uni per gli altri. perché ognuno di noi è necessario, che ce ne rendiamo conto o meno. Anche se non vedo il mio cuore battere, non significa che vorrei cercare di andare avanti senza di esso! Dobbiamo onorare l’altro per il contributo che può dare alla vita del corpo.
In ogni corpo è presente una varietà di cellule. Ci sono cellule nervose, cellule sanguigne, cellule muscolari e molte altre, ognuna con una funzione distinta. Il corpo funziona senza problemi, non perché le cellule si riuniscono e decidono democraticamente cosa fare, ma perché ognuna di esse fa ciò per cui è stata progettata.
Il corpo non funzionerebbe correttamente se le sue cellule scegliessero di fare di testa loro. Ogni volta che le cellule del nostro corpo non funzionano correttamente, significa che il corpo è malato, che qualcosa non va. Come quando un corpo è colpito dal cancro!
Ogni membro del corpo deve essere incoraggiato e apprezzato per ciò che può fare nella vita della chiesa. Non c’è contributo che non sia importante
Qualcuno potrebbe chiedersi: perché dovrei frequentare una chiesa che mi delude e mi ferisce costantemente, quando potrei benissimo vivere la mia fede per conto mio? Io credo che sia normale essere frustrati dalla chiesa. Anzi, direi che la frustrazione fa parte del processo di santificazione che Dio ha previsto per noi.
la chiesa è un corpo composto da persone che come te lottano contro il peccato, con difetti evidenti e che probabilmente non avresti scelto come amici… Eppure la Bibbia ci dice che in Cristo la chiesa è “gloriosa, senza macchia, senza ruga o altri simili difetti, ma santa e irreprensibile” (Efesini 5:27).
Ognuno di noi deve essere consapevole dell’altro
Ma Dio ha formato il corpo in modo da dare maggior onore alla parte che ne mancava, perché non ci fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero la medesima cura le une per le altre. Se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; se un membro è onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui. (1 Corinzi 12:24b-26)
Chiunque sa quanto dolore e disagio può causare una parte del corpo alla quale solitamente non prestiamo attenzione, quando non funziona più come dovrebbe.
Quando un membro soffre, tutti dovrebbero soffrire, e tutti dovrebbero intervenire. Se c’è un luogo in cui le persone si preoccupano, dovrebbe essere la chiesa, e se nella nostra chiesa si vivrà o meno questo tipo di comunione, dipenderà da ognuno di noi.
Aveta mai avuto mal di denti
Sei consapevole delle persone che frequentano la nostra chiesa? Ti sei già accorto che ultimamente ci sono persone nuove? Le conosci già? Hai dei pregiudizi nei loro confronti? Ti sei accorto che qualcuno è da mesi che non viene più? Pensi che gli altri si accorgerebbero se tu non dovessi più venire o se saresti costretto a stare a casa o in ospedale per tanto tempo?
Apparteniamo a Dio e gli uni agli altri: siamo tante membra di uno stesso corpo. Ci sono molte ragioni per cui potremmo trascurare la chiesa, ma c’è un motivo per cui dobbiamo riscoprirla: tramite quelle persone che forse non ci piacciono particolarmente, il Signore desidera dimostrarci il suo amore.
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