IL SALARIO DELL'OPERAIO
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- Scritto da Evangelista Ivano De Gasperis
Testo: Matteo 20:1-16
Collocazione e senso immediato del testo.
Questa parabola segue la dichiarazione di Gesù che dice "Ma molti primi saranno ultimi e molti ultimi, primi", di Matteo 19:30 in riferimento alla risposta data a Pietro quando l’apostolo chiese al Maestro che ricompensa avrebbero avuto i discepoli dopo aver lasciato ogni cosa per seguirlo; Gesù rispose 100 VOLTE TANTO!
Un denaro era considerato una retribuzione congrua per una giornata di lavoro.
Ricordo di aver vissuto l’esperienza non esaltante di accompagnamento di tali braccianti alle rotonde della periferia, pronti a essere caricati e portati via per un lavoro occasionale. Tali braccianti all’epoca di Gesù erano considerati tra i lavoratori più indigenti; invece, coloro che appartenevano a una famiglia, come schiavi o servi, godevano una maggiore sicurezza economica.
Gesù fissa ancora una volta lo sguardo sugli ultimi degli ultimi.
Su quelle famiglie che lottano per sopravvivere giorno per giorno, in cerca del pane quotidiano. Famiglie che non possono contare su nessun contratto scritto, nessun sindacato, solo la parola e un rapporto di fiducia con chi sembra potergli offrire un’occupazione!
Dacci oggi il nostro pane quotidiano è la Sua preghiera (Matteo 6:11).
C’è una serie di chiamate o appelli che si susseguono, di occasioni che le persone ricevono dal padrone della vigna (vv. 3,5,6,7)
La giornata lavorativa, si calcolava dalle sei del mattino alle sei della sera.
L’ora terza corrispondeva alle nove, la sesta a mezzogiorno, la nona alle tre, l’undicesima alle cinque.
Quindi noi vediamo che il proprietario terriero esce per cinque volte per ingaggiare gli operai: la mattina v.1 , con questi si accordò per un denaro al giorno.
Poi uscì di nuovo alle nove (v.3) e trovò sulla piazza alcuni disoccupati e li prese a servizio dicendo che gli avrebbe dato ciò che è giusto.
Così ancora fece a mezzogiorno e alle tre (v.5), infine all’undicesima ora, cioè alle cinque (vv.6-7).
Quante volte ti ha cercato Dio? Quante volte ti ha detto, lascia tutte queste cose e seguimi, da bambino, da ragazzo, da uomo, da anziano?
Se non stai svolgendo alcun servizio anche a te oggi Dio dice, che fai con le mani in mano?
Vieni a lavorare nella mia vigna!
Si, va bene, ma che ci guadagno. Come campo, che mi darà in cambio il Signore?
Il v.8 dice: "Fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: 'Chiama i lavoratori e dà loro la paga, cominciando dagli ultimi fino ai primi'".
I salari erano generalmente pagati quando la giornata lavorativa era finita, quindi la sera (Levitico 19:13; Deuteronomio 24:15).
Non si aspettava un mese per lo stipendio, ma lo si riceveva di giorno in giorno, per potersi letteralmente comprare la pagnotta e sopravvivere.
Se l'assunzione di lavoratori all'undicesima ora, è stata sorprendente, ancora di più lo è il salario che viene dato loro, e cioè una paga corrispondente a quella dei primi arrivati, infatti nel v.9 leggiamo: "Allora vennero quelli dell'undicesima ora e ricevettero un denaro ciascuno".
Dunque, l'ultimo gruppo assunto, che ha lavorato soltanto un'ora, è stato pagato per primo e come i primi, davanti agli occhi sbigottiti e indignati di tutti i lavoratori assunti nella prima parte della giornata.
Siamo davvero pronti ad accettare la Giustizia di Dio che è Grazia?
La storia è piena di esempi orrendi prodotti dall’avidità e dall’egoismo umano desideroso di accumulare risorse a scapito delle altre creature.
LA TERRIBILE STORIA DI RE LEOPOLDO E DELLA BATTAGLIA DELLA MISSIONARIA ALICE SEELY
Noi siamo chiamati e chiamate a denunciare logiche predatorie che ci si ripresentano nella fotografia drammatica delle immagini di Lampedusa. Voglio parlarvi di una nostra sorella morta alla fine del 1970. Il suo nome era Alice Seeley Harris e fu una delle prime fotografe d’inchiesta della storia. Insegnante, missionaria, fotografa, moglie di un pastore, in Congo denunciò le nefandezze delle politiche colonialiste del re del Belgio, Leopoldo, e del mercato della gomma di cui c’era grande richiesta.
Sapete come funzionava il sistema? Ogni gruppo di schiavi-operai avrebbe dovuto raccogliere un tot di ceste di gomma e a fine giornata, qualora si fosse verificato un ammanco, ecco che scattava una penalità, si sarebbe dovuto consegnare una mano o un piede per ogni cesta non consegnata…
Celebri sono le foto di questa sorella in compagnia di indigeni mutilati, soprattutto quella di un papà che le portò il piede e la mano di sua figlia avvolti in un fazzoletto, perché non era stato raggiunto l’obiettivo di produzione prevista.
Ma Dio diede a questa donna il coraggio, l’intelligenza e uno strumento, la macchina fotografica, per sensibilizzare assieme a tutte le chiese che la sostenevano la società dell’epoca, mettendo sotto gli occhi di tutti la barbarie del sistema di sfruttamento che il ricco Belgio perpetrava ai danni della popolazione congolese.
No, non di questo tipo di Re/Padrone/Dio mostro ci parla la parola del Vangelo di oggi, anche se molti l’hanno predicata e la predicheranno pressappoco così.
Vangelo della prosperità vs Vangelo della generosità!
Non sono i soldi che danno valore alle persone, ma le persone a dare un valore ai soldi!
Il fatto di essere nella vigna è qualcosa che rende felice Dio; il fatto che tutti lavorino insieme e che nessuno resti escluso, rende felice Dio! Dio vuole che dimoriamo in lui affinché la nostra gioia sia completa!
Guai a chi fa il lavoro di dieci persone e lascia gli altri e le altre con le mani in mano!
Sì, perché è più facile fare tutto da soli, la sfida è lavorare insieme.
È facile lavorare con chi è capacissimo e abilissimo.
Ci vuole fede per delegare a chi il lavoro deve imparare a svolgerlo.
Come ti senti, quali sensazioni ti attraversano quando senti che dai più di quanto ricevi; senti di valere più di questo o di quello? Di meritare più di lui o lei? Ecco la formula dell’infelicità. Paragonarti al prossimo.
Questa di Gesù è una provocazione bella e buona delle nostre strutture mentali e culturali. A chi lavora di più spetta di più, a chi lavora di meno spetta di meno.
Qui si parla di ore di lavoro.
Qui si parla di ore di fatica.
Io vengo prima di te!
Io ho faticato più di te…
Oggi Dio ti vuole liberare da una mentalità da mercenario, per entrare in un rapporto di figliolanza, per ricevere il dono più grande, la sua grazia, lo scopriremo meglio nelle settimane a venire, la sua adozione.
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