TROVARE e VEDERE
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- Scritto da pastora Antonella Scuderi
Testo: Giovanni 1:43-51
Ecco un altro di quei meravigliosi testi biblici dove le parole che si ripetono sono fondamentali per comprendere l’azione di Cristo. Due verbi si ricorrono con frequenza in queste parole che descrivono la nascita dell’esperienza straordinaria che stanno per vivere gli apostoli. I verbi “trovare” e “vedere”.
Gesù trova Filippo e Filippo trova Natanaele; Filippo invita Natanaele a vedere Gesù e Gesù vede Natanaele.
Filippo e Natanaele, due uomini diversi entrambi alla ricerca di qualcosa, entrambi con un desiderio di senso profondo che non si accontenta più delle tante e superficiali risposte che un mondo senza Dio può offrire all’essere umano.
Entrambe hanno bisogno di essere trovati
La sensazione di smarrimento di sé stessi e di senso è qualcosa che prima o poi colpisce tutti/e, Questi discepoli se pur lontani millenni da noi vivevano le nostre stesse frustrazioni. Trovare cristo significa dare senso alla propria vita.
Entrambi con una storia e reazioni diverse e rappresentano in qualche modo due fedi che si sviluppano in modo differente
La risposta di Filippo è meravigliosa Gesù gli disse un semplice parola: “seguimi”. Non sappiamo nulla della risposta di Filippo; bastano i fatti per capire che la sua adesione fu immediata. Filippo ha l’entusiasmo di chi è stato appena toccato dalla grazia. Un entusiasmo che probabilmente abbiamo avuto anche noi e che con gli anni forse abbiamo perso.
Filippo sente fortemente la necessità di condividere la notizia che il messia è arrivato
Filippo tutto preso d’ardore non si arrende non desiste cerca la strada più efficace di tutte pensa: “se non crede a me crederà almeno ai suoi occhi”. E così lo invita
Vieni e vedi gli dice. Filippo e sicuro che se Natanaele incontrerà direttamente Gesù constaterà la verità
Un po’ più avanti del suo scritto (12:21) Giovanni racconta un episodio in cui è sempre protagonista Filippo. In questa occasione dei Greci si avvicinarono a lui e gli fecero questa richiesta: “Facci vedere Gesù”.
Anche in questa occasione Filippo li conduce al Maestro affinché lo conoscano.
Spesso le chiacchiere, le parole più o meno belle, più o meno religiose, non servono molto. Quando le parole non bastano (e non bastano quasi mai!) dobbiamo essere in grado di “mostrare” Cristo, individualmente e come Chiesa.
Siamo in grado di farlo? Vogliamo essere in grado di farlo?
Noi non desideriamo che le persone lascino una religione, più o meno giusta, per accettare un’altra religione, più o meno giusta. Il nostro unico desiderio è di portare le persone a Cristo. Per fare questo dobbiamo essere in grado di dire come Filippo: “Vieni a vedere”. Vieni a vedere Cristo nella mia famiglia, nella mia vita, nella Chiesa di cui sono parte. Guardami e vedrai che “sono stato crocifisso con Cristo e non sono più io che vivo, ma è Cristo che vive in me” (Ga 2:20).
Mostrare Cristo agli altri, in modo tale che la sua persona appaia “viva”, significa non solo parlare di lui, ma far apparire i segni della sua grazia nella nostra vita. Una persona trasformata è un evidente segno del fatto che egli è vivo e operante.
Torniamo a Natanaele
Natanaele invece, con il suo simpatico preconcetto su Nazareth, ci ricorda quanto sia importante avere anche un po’ di spirito critico nella vita, confermato dall’elogio che Gesù gli rivolge appena lo vede. Uno spirito critico che scaturisce da un dolore e da una ricerca maggiore di quella di Filippo. Natanaele si trovava infatti sotto il fico, luogo dove i maestri ebrei si ritiravano per la preghiera e per lo studio della Scrittura. Aveva davvero bisogno di essere trovato, e per questo probabilmente si alza e decide di andare a vedere
Mentre i due s’incamminano avviene qualcosa del tutto inattesa, che Filippo proprio non immaginava
Gesù vede Natanaele che gli viene incontro e dice: ecco un vero israelita in cui non c’è falsità Gesù non solo lo vede avvicinarsi per la strada ma lo vede l’ha già visto nel cuore Lo sguardo del Signore sempre ci precede e ci accompagna anche se non ce ne accorgiamo Gesù conosce il cuore di Natanaele e sa che cerca sincerità che desidera incontrarsi con il messia altrimenti non sarebbe andato con Filippo a vedere.
Natanaele un po’ sorpreso un po' stizzito risponde come puoi conoscermi non ci siamo mai visti prima
Gesù risponde con una frase strana: “prima che Filippo ti chiamasse io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi”
Al di là del significato letterale (ci sono fiumi di libri e interpretazioni su queste parole di Gesù) è importante notare il gioco dei tempi “Prima che Filippo ti chiamasse” richiama da vicino un'altra espressione che troviamo nella Bibbia nel vangelo di Giovanni 8,58: “prima che Abramo fosse io sono”
Gesù, dunque, dice a Natanaele che da sempre egli lo conosceva
"In un mondo dove si rischia di diventare invisibili" di dice ecco: io ti vedo! Fa tremare questa parola di Gesù perché Dio ci viene presentato spesso come colui che ci vede mentre pecchiamo (storia crimine e quadro Gesù divertente e triste)
Dio oggi ci dice ricorda che "ti ho visto mentre pregavi sotto il fico!" (Fico non simbolo del male ma del paradiso" ciascuno riposerà all'ombra del proprio fico".
Dio sa il bene che fai anche se non lo sa nessun altro. Isaia 49,15
Una donna può forse dimenticare il bimbo che allatta, smettere di avere pietà del frutto delle sue viscere? Anche se le madri dimenticassero, non io dimenticherò te.
Anche a chi percorre la via della giustizia e dell'amore si stanca, si scoraggia e viene il dubbio se ciò valga la pena, la speranza vacilla, allora sapere che Dio ti vede, che rivoluzione. C'è uno che sa cosa ho passato! Ieri è morto un amico pastore. È l'unico che sa cosa abbiamo vissuto? No, Dio anche:
Cosa ha convinto Natanaele anche qui fiumi di libri sul fatto che Gesù ha visto…….
Lo sguardo di Gesù che penetra profondamente nel cuore di Natanaele gli da la luce della verità e in un attimo professa la sua fede: tu sei il figlio di Dio
Gesù ci trova e Gesù, ti vede (conosce tutto ciò che è nel tuo cuore) non sei solo/a.
Solo vai a vedere non ti fermare sulla superfice perché Cristo se ti trova e perché ti sta cercando non ti nascondere, alzati dal sotto quel fico e vagli incontro
questo incontro si conclude con una frase altrettanto enigmatica di Gesù Tu vedrai cose maggiori di queste»
TU VEDRAI Molti di noi sanno che sono stati trovati da cristo
Protagonista del regno di dio
Gesù gli predice cose ancora più sorprendenti: tu vedrai cose più grandi di queste e come se gli dicesse sei solo all’inizio del cammino ma se perseveri nella fede parteciperai all’arrivo del regno di dio
VEDRETE Dal tu rivolto a natanaele gesù passa ora al plurale al voi che coinvolge tutti i suoi discepoli quelli di allora e quelli che sarebbero venuti dopo coinvolge anche noi.
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