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Unzione di Gesù ad opera di una donna di Betania

Testo: Marco 14,3-9

Ieri mattina ho sentito il suono della sveglia e mi sono alzata di scatto dal letto. Mi sono vestita, mi sono sistemata i capelli e poi ho chiuso la porta di casa e sono uscita in fretta dal palazzo. Sono andata a prendere un pullman. Il pullman mi ha lasciata davanti ad un'ospedale e mi sono incamminata verso la porta d'accesso e sono entrata disinvolta in una stanza, mi sono seduta ai piedi di un letto, dove coricato c'era uno sconosciuto...era un sogno!

Immaginate di farlo...domani mattina vi svegliate, vi alzate, vi preparate e invece di andare in ufficio, invece di andare a fare la spesa di corsa, invece di mettere in ordine la cucina, andate a Porta Garibaldi a prendere un pullman. Prendete un pullman, vi fermate davanti ad un'ospedale ed entrate. Arrivate davanti alla prima stanza oltrepassate la soglia e vi sedete ai piedi di un letto ed iniziate a massaggiare i piedi della persona ricoverata, lo aiutate a farsi la barba, lo pettinate, gli accarezzate il viso. Dopo un pò gli sorridete, e vi allontanate piano piano e vi dirigete verso l'uscita. Vi incamminate verso casa e giunti a 100 metri da casa, incontrate uno dei venditori ambulanti che lavorano ogni giorno per le strade di questa città che vi dice" Fratello vuoi calzini? Guarda!Vuoi qualcosa, accendini, fazzolettini? Vuoi un braccialetto, dai! prendi braccialetto!". Vi mettete una mano in tasca, vi rendete conto di non avere monete a portata di mano e gli fate cenno di no! E vi incamminate velocemente verso l'angolo, girate ed aprite il portone."ok! Ora vado a fare la spesa!".

Adesso ripensiamo alla scena del brano che abbiamo letto dal vangelo di Marco e proviamo a visualizzarlo:

Gesù è a casa di Simone, se ne sta seduto da un pò di tempo con lui e con altri, parlano e probabilmente mangiano un buon cibo preparato dalla donna di casa.

E si apre una porta, una donna entra con uno strano vaso si avvicina a Gesù...tutti la osservano. Lei si ferma, rompe la chiusura del vaso e versa sulla testa di Gesù un olio profumato, gli cosparge tutta la testa dell'olio e gli massaggia i capelli.

Allora, gli uomini seduti dall'altra parte del tavolo, interdetti, scioccati si rendono conto che la donna sta massaggiando la testa di Gesù con una sostanza molto costosa, e si arrabbiano, la rimproverano.

Uno di loro si chiede:"ma, per avere un tesoro nel cielo non dovevamo vendere tutto e darlo ai poveri?"

"Ma il Signore non ci ha ordinato di aprire le nostre mani ad i bisognosi e ai poveri del nostro paese?".

Eppure c'è scritto che "in tutto il mondo dove sarà predicato l'evangelo, anche quello che costei ha fatto sarà raccontato in memoria di lei!"

Allora perchè?

La risposta può essere che ha fatto un gesto profetico...ma questa donna non ha un volto, non ha un nome, non si dice niente di lei...e non si capisce neanche se è consapevole o no del gesto che sta compiendo verso Gesù.

Poi, Gesù la difende: "Ha anticipato l'unzione del mio corpo!", ha anticipato quel gesto di cura verso il corpo a cui le donne si dedicavano per preparare i defunti alla sepoltura.

Questa donna sconosciuta HA  ANTICIPATO:

Questa donna sconosciuta ha anticipato perchè il gesto di cura ha un senso diverso se fatto su un corpo vivo che sul corpo di un morto. Il primo dà amore all'altro, il secondo allevia la sofferenza di chi lo compie.

Questa donna sconosciuta ha anticipato perchè il corpo, proprio quel corpo al sepolcro non ci sarà. Quando altre donne lo andranno a cercare per ungerlo troveranno un sepolcro vuoto!

Questa donna sconosciuta ha anticipato a quegli uomini che la osservavano, che sta per accadere l'impensabile. Il suo gesto segna l'inizio del cammino verso la croce, segna l'inizio della Passione di Cristo!

La donna ha fatto la cosa giusta al momento giusto, ha fatto quello di cui c'era bisogno e l'ha fatto adesso...e Gesù si è posto dalla sua parte. E' proprio l'atteggiamento di Gesù che ribalta la scena, come spesso fa nelle parabole! Ci dice che quel gesto di cura non può essere rimandato, va fatto adesso!

E la carità non è meno importante, ma non è elemosina...non basta dare una moneta al venditore ambulante.

Inoltre, la donna senza nome non fa un gesto qualunque fa un gesto in vista della sepoltura...annuncia la morte...e fa un gesto diverso dagli altri: annuncia l'Unto crocifisso. Annuncia il re che sta per incamminarsi verso la croce per i nostri peccati. Quello che unge è l'uomo attraverso cui Dio si manifesta: l'uomo nudo, prigioniero, torturato, reso impotente.

E lei è la prima! La donna è la prima a cogliere il senso della vita di Gesù, quando proprio Pietro l'aveva proclamato l'Unto Re, colui che porterà alla vittoria del bene sul mondo. Eppure è Pietro quello di cui oggi ci ricordiamo, è Pietro, l'uomo, che per 2000 anni ha avuto l'esclusiva di predicare la Parola di Dio, è un uomo che viene considerato Il discepolo, Il portatore dell'annuncio...

non la donna senza nome che ci ha anticipato la croce del Dio che soffre  per noi, e con noi.

Ed è proprio la croce a dare un senso a tutto, è dalla croce che capiamo l'anticipazione, è dalla croce che comprendiamo il gesto della donna. Il gesto di cura verso il corpo di Gesù, con la croce diventa gesto di cura verso il corpo di Cristo, verso l'umanità che incontriamo ogni giorno sui nostri passi. E' a questa che dobbiamo dare da mangiare e da bere, è questa quel malato o quel carcerato che nel vangelo di Matteo ci viene detto di andare a visitare, è questa il povero verso cui essere caritatevoli.

La donna verrà ricordata, la donna va ricordata perchè il suo volto deve diventare il nostro!

La donna è ogni credente che ha compreso di non poter rovesciare le leggi del mondo, è ogni credente che sa di non poter mettere fine alla povertà, è ogni credente che è cosciente che le ingiustizie continueranno...perchè sono cose di questo mondo! Ma noi non abbiamo più qui il corpo di Gesù, la nostra azione giusta al momento giusto è quella di curarci del corpo di Cristo, dell'umanità tutta che potenzialmente è inclusa nella chiesa.

La donna non ferma il cammino di Gesù verso la croce, perchè il suo potere è quello di rispondere all'amore a caro prezzo di Dio in croce con l'amore.

E dovrà essere ricordata perchè il suo gesto E' profezia, è il gesto che apre gli occhi al Dio che muore per te,

E' il gesto giusto nell'unico momento giusto, il gesto che mette in pratica il suo potere e lo fa adesso!

Il gesto che la donna compie è inaudito e destabilizzante, proprio come l'andare a prendersi cura di uno sconosciuto in un ospedale...proprio come il Dio morto in croce è Parola che destabilizza.

Una volta che sono arrivata nella stanza e mi sono seduta ai piedi del letto, ho alzato lo sguardo e non ho riconosciuto un volto familiare. Allora, ho pensato: "ma che sto facendo, dove sono?" e lui si è alzato, si è avvicinato e mi ha accarezzato.

Mi ha anticipato!

Dio è sempre in anticipo, la sua decisione di morire per noi anticipa il nostro amore per lui...anzi non lo presuppone neanche. E in memoria di lei, immedesimiamoci nel suo volto, nel suo nome, nella sua storia e ricordiamoci di quello che ha anticipato, ricordiamoci di quello che ha profetizzato: ci ha detto che Dio si è incamminato verso la croce per noi.