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Finanziamento

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Le chiese battiste si reggono sulle proprie gambe.

Vivono infatti delle risorse che raccolgono dalle liberalità dei loro membri e amici. Il contributo alla chiesa è parte consistente della libertà della nostra predicazione fondata su Cristo.

Questa è la ragione per cui le nostre chiese hanno sampre rifuggito la logica del sostegno statale al culto.
I nostri pastori e operatori diaconali, non sono una casta. Non godono di particolari privilegi. Il nostro sostegno finanziario innanzitutto serve a fare in modo che queste persone possano servire la chiesa e il Signore in maniera dignitosa. Le chiese, giustamente esercitano un potere di verifica su queste persone. I pastori sono infatti eletti e riconfermati in assemblea di chiesa con maggioranze qualificate.
C'è poi il costo della struttura dell'Unione delle Chiese Evangeliche Battiste in Italia (UCEBI). E' un costo molto limitato, perché la nostra burocrazia è ridotta al minimo. Infine ci sono i costi per i diaprtimenti di teologia, di evangelizzazione e delle chiese internazionali. Anche questi sono sostanzialmente gruppi di lavoro che operano, in larga misura, sulla base di impegni volontari. Le altre spese sono riconducibili agli edifici, che richiedono continue manutenzioni ordinarie e straordinarie e alle attività locali, sociali e culturali. Inoltre va ricordato che il bilancio della chiesa è pubblico e a disposizioni di tutti i membri della comunità che ne approvano, in assemblea, consuntivo e preventivo.
Per principio e per cultura, nelle nostre chiese non si applicano tariffe per funerali, matrimoni e altre celebrazioni. Abbiamo una lunga tradizione contributiva fondata sul principio delle decime e delle primizie. Questo significa che ciascuno, secondo le proprie possibilità, si impegna a sostenere la comunità con un contributo mensile. Ci sono, inoltre, anche tante altre persone che guardano con favore alla nostra testimonianza, ma che, per motivi di coscienza o di appartenenza ad altra chiesa, non ne fanno parte. Vi partecipano di tanto in tanto, con sincera affezione, ma non hanno compiuto una decisione di fede o di appartenenza. Non è superfluo dire che siamo felici di avere tanti simpatizzanti! Nulla vieta, comunque, che anche loro, conoscendo come siamo strutturati e consapevoli del bisogno, possano, di tanto in tanto, mostrare un segno della propria amicizia anche per mezzo di una offerta.
Ricordiamo poi che tutte le offerte, se nominative, si possono dedurre al momento della dichiarazione dei redditi IRPEF fino ad un ammontare annuo di euro 1.032,91. E' sufficiente richiedere la ricevuta alla nostra cassiera.

Per offerte potete utilizzare il conto corrente bancario o contattare la cassiera.
Banca Intesa San Paolo
intestato a "Chiesa Cristiana Evangelica Battista"
IBAN  IT98 C030 6909 6061 0000 0136 461