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La Storia dei Battisti in Italia

 

Il fascismo

Durante il ventennio questa estraneità solo apparente pesò non poco sui rapporti delle nostre chiese con l'apparato fascista che controllava lo stato. Il fascismo ostacolò i rapporti dei battisti con la cultura anglosassone e spezzò il legame con la cultura italiana di sinistra. Il processo di crescita fu rallen­tato e in molti casi si fermò lo sviluppo. Molti locali di culto furono chiusi.
Il periodo bellico fu tragico per tutto il paese e dunque anche per le piccole chiese. L'incidenza della retorica e delle conseguenze della guerra fu devastante. Tutti i legami con l'estero furono tagliati e dunque non arrivavano i contributi economici per i pastori e le chiese. I missionari lasciarono il paese. Le chiese si ripiegarono su se stesse e cercarono di sopravvivere al meglio. I risultati furono in un certo senso migliori di quanto ci si poteva aspettare. Le chiese sopravvisse­ro alla dura prova del ventennio e della guerra, ma l'opera si era ridimensionata e in molti casi spezzata. Molte chiese erano ridotte ormai allo stremo e in uno stato di isolamento e diaspo­ra. Si accentuò una tendenza intimistica nella spiritualità dei battisti e in taluni casi una mentalità di estremo isolazionismo alle istanze culturali ed ecumeniche.